Ban formato Commander di Magic: The Gathering

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Dopo i recenti ban, il formato Commander di Magic: The Gathering sta subendo degli scossoni di assestamento importanti.

Partiamo dal principio, cosa sta succedendo? Il Rules Committee rappresentava il cuore della comunità del formato Commander, un formato nato e cresciuto grazie proprio ai giocatori casuali e non competitivi, alla ricerca di un formato da giocare più tranquillo e indirizzato ad una serata in compagnia. Al fine di preservare lo spirito del formato, poiché la “rule 0” non viene spesso rispettata come dovrebbe, il comitato è arrivato alla decisione di bannare, dopo quattro anni di silenzio in merito, 4 carte. La community competitiva di Commander, però non ha gradito particolarmente la decisione del comitato e a cominciato a esercitare crescente pressione sul Rules Committee. Questa serie di eventi ha portato a un’escalation negativa sui social network, tanto che Wizard stessa è dovuta intervenire in merito. I Membri del Rules Committee hanno subito ripetute minacce personali durante queste settimane. Alcune figure di riferimento come Olivia Gobert-Hicks, hanno dovuto affrontare pesanti attacchi personali, come già accennato, mettendo in discussione la loro sicurezza sia nella vita privata, che negli eventi ufficiali dedicati a Magic: The Gathering. Interessante notare come proprio Olivia Gobert-Hicks sia stata una dei personaggi più presi di mira dalla community quando proprio lei è stata l’unica ad opporsi ai ban proposti dal RC.

In ogni caso, dopo le ripetute minacce al Rules Committee (RC), l’organo non ufficiale e non stipendiato dalla Wizards – infatti, ognuno dei cinque membri ha una vita privata e professionale che esula da Magic: The Gathering – ha deciso di cedere l’onere della gestione del formato di Commander alla Wizards stessa. L’azienda, di contro, ha preso una posizione molto coraggiosa e in poco tempo si è industriata per assorbire e assumere il Rules Committee come game designer. Questa decisione, molto coraggiosa da parte dell’azienda, che sarebbe potuta restare indifferente di fronte alla questione, proprio in risposta a questo clima che minava l’incolumità fisica e psicologica dei membri dell’RC, ha deciso di schierarsi apertamente per difendere l’RC.

A questo punto, il quadro della situazione è complesso, questa transizione del RC all’interno di Wizards, ha generato una serie di preoccupazioni tra i giocatori di Magic. L’intervento diretto di Wizards fa preoccupare molto la community più for fun, poiché lo spirito di Commander potrebbe essere snaturato in favore di profitto e di bilanciamento competitivo. Il timore diffuso è che decisioni sui ban o sulle nuove carte possano essere guidate da logiche di mercato, piuttosto che da un’attenta riflessione sul bilanciamento del formato. Ad esempio, molti vedono con sospetto l’eventualità che Wizards eviti di bandire carte chiave per le vendite, come quelle inserite nei set più recenti o particolarmente costose, poiché queste “chase cards” aiutano e di molto le vendite delle nuove espansioni.

Ma arriviamo al dunque, i ban che hanno diviso la community sono i seguenti: Dockside Extortionist, Mana Crypt, Jeweled Lotus e Nadu, Winged Wisdom. Abbiamo già trattato il ban di commander qui. Il motivo principale di questi ban è stato il tentativo di limitare l’eccessiva accelerazione del mana, che sbilancia le partite di Commander, che dovrebbe privilegiare interazioni lunghe e partite strategiche. Tuttavia, questa decisione non è stata accolta positivamente da tutti. Mentre per molti giocatori casuali i ban hanno rappresentato un passo necessario per ridurre il potere eccessivo di carte come Dockside Extortionist, altri, soprattutto i partecipanti al Commander competitivo (cEDH), hanno criticato la mossa. Carte come Mana Crypt e Jeweled Lotus sono centrali nella costruzione di mazzi ad alte prestazioni e danno accesso a comandanti che nel formato competitivo non potrebbero vedere neanche il gioco senza di esse, come Korvold, Fae Cursed King. La rimozione di queste carte potrebbe rendere il formato meno dinamico e interessante a livello competitivo, poiché il mazzo tier 1 del meta – Blue Farm- è stato toccato relativamente poco e paradossalmente questi ban rischiano di rendere più opprimente il già indiscusso re del meta.

Le reazioni della community non si sono limitate solo all’aspetto del gameplay. Un altro effetto significativo è stato sul mercato secondario delle carte. La decisione di bannare carte tanto iconiche ha avuto un impatto diretto sul loro valore, creando scompiglio tra i collezionisti e coloro che avevano investito in esse. Mana Crypt e Jeweled Lotus, ad esempio, hanno subito una drastica svalutazione immediatamente dopo l’annuncio del ban, sollevando ulteriori critiche su come queste decisioni possano danneggiare il valore delle collezioni. Anche se c’è da puntualizzare che dopo le recenti dichiarazioni di Wizards, il valore di queste carte sta lentamente lievitando, ma questo sarà un argomento per un prossimo articolo del blog.